Il ciclo solare

Vediamo come affrontare il ciclo solare nel periodo in cui ci troviamo e i successivi 5 anni.

Ci sono da fare alcune premesse prima di addentrarsi nella discussione. Innanzi tutto si stima che il picco negativo del ciclo solare sarà intorno all'anno 2020, è stato uno dei peggiori degli ultimi 200 anni e, non dimentichiamolo, sarà il primo picco negativo totalmente immerso nella nuova era della comunicazione.
Di questi dati, quello che dovrebbe accendere i nostri sensi maggiormente è proprio quello relativo alla nuova era delle comunicazioni.
Infatti, se la storia ha dimostrato che dopo alla fase negativa poteva essercene una anche molto positiva, dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica e dei cambiamenti sociali questo minimo sarà pesante perché avverrà nel momento di minor interesse generale per il radiantismo hobbystico, allorché ai giovani il mondo della radio è praticamente precluso e alieno.
Non si può nascondere che la propagazione sia un'eccezionale veicolo di interesse per la radio e la sua mancanza vada a creare un grosso buco in special modo su quella fetta di frequenze che maggiormente se ne avvantaggiano.

Dal punto di vista della nostra attività di QRPisti e attivatori in portatili, le cose si complicheranno un po', ma a macchia di leopardo: per lo stesso motivo che rende sfiziose certe frequenze in regime di buona propagazione, un eccesso di propagazione ci potrebbe causare affollamenti, sblateri, sovramodulazioni che renderebbero difficili le operazioni. Una banda "rumorosa al punto giusto" è quel che ci permette di operare al meglio.
Infondo non dobbiamo pensare al picco minimo come un'assenza totale di propagazione: ci saranno sempre aperture, ma sarà più difficile sfruttarle.
La difficoltà a sfruttare le aperture si può affrontare in tanti modi.
Innanzi tutto bisogna studiare attentamente le bande e massimizzarne lo sfruttamento dei loro orari preferenziali in funzione dello skip che cerchiamo: sarà più facile trovare qualcuno on-air e lo sarà ancor più se ci sono eventi organizzati (contest, field day).
La pianificazione è la prima miglior prassi per non prendere cappotti.

Organizzarsi per fare attività in ambito nazionale è più facile e dunque sono da preferire quelle bande in cui questo genere di operazioni è stato storicamente piacevole e redditizio: VHF, UHF, ma anche provare le HF alte (10 metri in diretta) tenendo i 40 metri, che hanno frequenti aperture nazionali, come banda di ripiego per un discorso di dimensioni degli impianti d'antenna che in portatile non sono alla portata di ogni postazione, in special modo certi picchi montani.
Il probabile calo generale dell'interesse, veicolato dallo scarso brio delle bande, si può combattere col marketing: promuovere attività di gruppo sfiziose, che esplorino alcuni aspetti dell'autocostruzione, delle micropotenze, di metodi di ricetrasmissione "alternativi" (es.: imparare il codice morse).

Dovremo immaginarci di vivere in un mondo in cui il mercato è fermo, stagnante: riusciranno a vendere solo i mercanti che sapranno mostrare i profili meno approfonditi e meno assaporati dei loro prodotti e riusciremo a nostra volta a uscire da questa micro-crisi se sapremo seguire nuovi filoni di entusiasmo che solitamente avremmo trascurato.

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