Gita al monte Anchetta di IZ1PHQ e IZ1OQU

Gita al monte Anchetta di IZ1PHQ e IZ1OQU

Il caldo torrido di questa terza settimana di agosto colpisce prepotentemente anche la Liguria. L'attività /P è ridotta all'osso ma ci spremiamo le meningi per operare un po' oltre che per trovare il fresco. Le cime alte dell'appennino, per lo più spoglie dalla vegetazione, sono peggio di una spiaggia senza ombrelloni percui ripiegamo sulla prima fetta di campagna vicino al mare. La scelta va sul m.te Anchetta, una collina che si affaccia sul mare con i suoi circa 500 m spartiti a cavallo di quattro comuni (Chiavari, Zoagli, Leivi e S.Colombano Certenoli). La vista da quassù è ridotta verso monte per la presenza di una verdeggiante barriera di alberi, tra cui molti castagni, mentre verso mare si aprono scorci erbosi più o meno ritoccati dall'uomo con visuale per lo più verso il ponente del Golfo Tigullio (o Golfo Marconi) e su S.Margherita e Portofino.

Gita al monte Anchetta di IZ1PHQ e IZ1OQU

Presenti poco sotto la vetta (occupata da un ripetitore) il sottoscritto IZ1OQU, che propone la cima, e IZ1PHQ Ennio che ha proposto l'uscita. La scelta doveva ricadere su un punto più tattico e ventilato del monte, ma una volta giunti in loco lo abbiamo trovato già occupato e siamo stati costretti a ripiegare poco più in basso, dove la vegetazione scarseggiava maggiormente e il sole ci ha dato un po' fastidio. Ennio ha montato una deltaloop monoelemento per i 10 metri, autocostruita sfruttando le tecniche già testate recentemente e affinate con il cambiamento di alcuni materiali. Il lavoro è stato davvero eccelso, pulito, e l'antenna sorretta da una canna da pesca di 8 metri stava in piedi con un unico tirante. Io mi son dedicato a una mezzoretta di VHF (2 metri) utilizzando uno stilo telescopico mezzonda, commerciale della MFJ. Dopo una manciata di contatti mi son dedicato a seguire l'attività di Ennio che ha messo a log senza problemi un brasiliano, sfruttando i 5w dell'FT817.

C'è modo di fare un po' di qso con alcuni corrispondenti della zona attorno a Genova e del basso cuneense, per poi ributtare l'orecchio al DX, tra est europa (turchia, grecia, ecc.) e pure l'ascolto di un operatore dal Ciad, che non finirà nel log per fuga dell'operatore stesso, a nostro avviso annoiato a morte da un nostro connazionale (quindi italiano) leggermente prolisso. L'antenna lavora bene, la zona è tranquilla e al caldo resistiamo fino alle 17:30 circa, quando il sole comincia a scendere e il taglio dei raggi passa sotto le chiome degli alberi, micidiale. C'è tempo e forza di volontà per fare ancora qualche breve qso, poi smontiamo piuttosto soddisfatti.

Gita al monte Anchetta di IZ1PHQ e IZ1OQU

Il rientro mi vede protagonista, con somma pazienza di Ennio, di un fuoriprogramma con discesa lungo un sentiero non segnato a scopo di rilevamento con gps. La scelta si rivelerà fortunata, poiché esso taglia circa 2 km di asfalto passando totalmente nel bosco anche se la pulizia e le condizioni del fondo non sono delle migliori. Il monte, che come detto è diviso tra le giurisdizioni di più comuni, non è molto curato eppure gode di una interessante rete di sentieri di interesse storico: è infatti possibile giungere in cima passando da Chiavari-Sampierdicanne (1h 30' circa), da Chiavari-S.Andrea di Rovereto (40' circa), e dalle carrabili che salgono lungo il fronte nord (località Villa Oneto) oltre che salendo da Zoagli (alcuni sentieri si ricollegano a quelli già citati, partendo però da altre località). Da Chiavari si attraversano lungo il crinale le frazioni di Maxena, Sanguineto e Campodonico (sentiero delle 5 torri), mentre da S.Andrea di Rovereto si giunge al santuario della Madonnetta e poi in vetta del monte. Entrambi questi sentieri proseguono poi verso le alture di Rapallo e più precisamente portano al santuario di Montallegro, una meta storicamente rinomata della quale raccontano spesso i nostri genitori, che prendevano questi sentieri per raggiungere l'edificio sacro in occasione delle ricorrenze più importanti.

Nelle foto soprastanti, si può vedere uno scorcio diretto su Portofino che da questo monte sembra proprio a portata di mano. E' bello unire la passione per la radio alla riscoperta di sentieri e paesaggi un po' di menticati dalla cura e dalla cultura della società moderna ma sempre affascinanti anche con qualche rovo e sterpaglia in più. Come diciamo sempre: la radio è un'ottima occasione per stare all'aria aperta e stare all'aria aperta è un'ottima occasione per fare radio lontano dai ronzii delle città.

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