Pali telescopici, canne da pesca

Pali telescopici, canne da pesca

Da diversi anni ci siamo abituati a utilizzare le canne da pesca in vetroresina come supporto strutturale delle antenne filari.
La validità e la resa rispetto al costo del prodotto sono evidenti. La pesca con canna fissa è uno sport che sta andando a morire in Italia e con esso la diffusione dei modelli di canna più lunghi poiché giudicati pesanti e scomodi. Vengono sostituiti dagli equivalenti in carbonio che per fini radiantistici non vanno bene. Ma vediamo come correre ai ripari e cosa ci offre il mercato.

Pali telescopici, canne da pesca

Ci sono almeno 3 "categorie tipo" di canne da pesca: (A) la canna fissa classica, da 1 metro chiusa e 6/7 metri aperta è la più comune, costa circa tra i 10 e i 15 euro e pesa approssimativamente 700-800 grammi; (B) c'è poi la canna fissa da 60 cm chiusa e 6 metri aperti, quindi una versione compatta della precedente, che costa circa 15 euro e pesa approssimativamente 700 grammi, in vendita presso negozi sportivi specifici, tipo Decathlon, e ne esistono pure versioni più corte, fragilissime, decenti per antenne di scarsa lunghezza, come groundplane per 2-6-10-12 metri al massimo; (C) infine ci sono le ben più rare canne fisse da 1 metro chiuse e 8-9-10 metri aperte, con prezzi tra i 15 e i 25 euro, peso attorno ai 1000-1500 grammi dovuto all'aggiunta di elementi basali di diametro maggiorato. Di queste tre categorie, la versione compatta (B) è la più flessibile proprio a causa del maggior numero di elementi ma anche la più comoda da trasportare (dentro allo zaino o allacciata accanto o sopra). La versione lunga (C) è quella generalmente più utile e valida perché supporta bene antenne grandi, anche se lo fa a discapito del peso e della trasportabilità. Per chi vuol risparmiare tempo e denaro, la versione (A) è un discreto compromesso di lunghezza, peso e costo.
Salendo di prezzo le caratteristiche dei supporti migliorano e dalle canne da pesca si passa ai parenti stretti che il mercato chiama pali telescopici in fiberglass, ossia in fibra di vetro, o anche grp-mast. Anche in questo caso possiamo classificarne di 3 generi, paragonabili ai precedenti ma con caratteristiche peculiari ben più specifiche: (D) palo telescopico lungo 1 metro chiuso e 10 metri aperto (modello tipo DX-WIRE.de), simile al precedente modello (C) ma con sezione degli elementi ridotta a circa 2/3, il che si traduce in minor peso, con prezzo circa 30 euro; (E) palo telescopico lungo 1 metro chiuso e 15-16 metri aperto (modello tipo DX-WIRE.de), del peso di 2500 grammi circa, sezione degli elementi contenuta per ridurre il peso, prezzo circa 90-100 euro, particolarmente impegnativo da montare e da tenere in piedi per via della lunghezza che da sola esercita una grande leva, aggravata poi dal peso proprio e dal peso dell'antenna sorretta; (F) palo telescopico lungo 65 cm chiuso e 10 metri aperto (modello tipo DX-WIRE.de), del peso di circa 1300 grammi, prezzo circa 60 euro, ideale per il rapporto compattezza-peso-lunghezza ma più pesante del modello (D).

Pali telescopici, canne da pesca

Ho provato personalmente i modelli (D) ed (E) che vedete nelle foto a lato e li reputo validissimi anche se, come accennato, la versione (E) è impegnativa da montare: richiede che ogni elemento sia tenuto fermo tramite nastro, pena vederlo scivolare dentro il sottostante per via del peso, della spinta del vento o la dilatazione dovuta a caldo/freddo, inoltre richiede una tirantatura minima (a mezza altezza) pena cedimenti e rotture. Il modello (D), benché lungo 1 metro da chiuso, è molto interessante: non flette troppo, lo si può tirantare per maggiore sicurezza ma non è critico, privato delle sezioni più fini va benissimo per sorreggere balun e centrali per dipolo che pesino qualche etto, restando più lungo e più leggero degli equivalenti modelli di canna da pesca (A) e (C) senza salire troppo con il prezzo. Il modello (F) è arrivato da poco nelle mie mani. Dopo le prime prove "non ufficiali" risulta molto flessibile, più di quanto prevedevo prima di acquistarlo. Direi che questa elevata flessibilità derivi, oltre che dal numero elevato di elementi, anche dalla loro bassa conicità: il palo è tutto sommato piuttosto snello ed è inevitabile dover togliere alcune sezioni sommitali, passandolo da 9,7 a circa 7 metri per sorreggere centrali per dipolo. Utilizzato per tenere verticale un semplice filo, direi che anche le sezioni fini si possano tenere anche se oscilleranno molto al vento. E' pur sempre un successo: minimo spazio occupato nello zaino, peso nella media e resa buona sul campo.

Pali telescopici, canne da pesca

Senza volervi indirizzare all'acquisto ma volendo fare una breve valutazione, che consideri tutti i pregi e difetti (lunghezza da chiuso, lunghezza da esteso, peso, robustezza, prezzo) io li classificherei così:
1° modello D (è il più leggero, di buon prezzo, lunghezza buona)
2° modello C (come il precedente, ma più pesante)
3° modello A e F (l'A è il più facile da recuperare e costa poco, mentre l'F è comodo per le dimensioni)
4° modello E (ha molti pregi e molti difetti, diciamo che è molto valido per utilizzi molto specifici: bande basse e antenne grandi)
5° modello B (è quello meno robusto e più corto)

Le antenne sostenibili con queste canne o pali sono tutti i vari tipi di dipolo, windom, end-fed, groundplane purché tirantati un minimo per evitare crolli che porterebbero alla rottura del supporto stesso.
Con punti di struttura progettati a dovere (staffe, crocicchi, centrali), si possono sorreggere Delta Loop e Quad (monoelemento), ma solo sui pali/canne (A) (C) (D) (E) perché meno soggetti a flessione. La flessione può essere equilibrata con tiranti ma i pali (B) e (F), avendo più elementi, patiscono maggiormente il rischio di chiusura accidentale con eventuali rotture o disagi durante le operazioni radio. In taluni casi è conveniente appoggiare il palo o la canna da pesca a un albero, un cespuglio folto o conficcarlo tra le rocce per migliorarne la stabilità.

Pali telescopici, canne da pesca

La chiusura accidentale può portare alcuni problemi:
- la venatura longitudinale è una rottura-non rottura, perché il danno non appare tale ma dopo qualche flessione la vena si può aprire e il pezzo diventare inutilizzabile;
- la spaccatura di una porzione sommitale o basale di un elemento impedisce la giusta frizione tra esso e il suo precedente/successivo poiché la sezione si è modificata e questo interferisce con il buon utilizzo del palo (magari si pone rimedio con del nastro ma il nastro con il calore perde aderenza e nel tempo si deteriora);
- la scheggiatura per effetto dello sfregamento tra due elementi caduti quasi in contemporanea rende la parete del palo più debole e a rischio rottura;
- la caduta di un elemento sottile seguita da quella di un elemento più spesso, che comporti l'incastro tra i due, può causarne il deterioramento delle pareti durante l'estrazione, con conseguenze simili a quelle già citate in precedenza o addirittura l'impossibilità di staccare i due. Insomma, bisogna avere cura del supporto ed essere pronti a correre ai ripari.

Un'ultimissima nota va per le canne da pesca ultracompatte: sono davvero interessanti per reggere antenne da zaino "HFpack". I modelli più corti in assoluto (meno di 5 metri) sono tuttavia molto fragili e posso testimoniare personalmente di averne rotta una semplicemente esponendola a un vento un po' forte (e sto parlando di vento forte, non di burrasca). La rottura di queste canne non è sempre evidente: si piegano molto, poi si venano quasi a spaccarsi ma i materiali che compongono la fibra reggono e le fanno tornare dritte. A noi sembrano integre ma flettendole noteremmo le venature che si aprono e i pezzi della parete che si piegano. Sicuramente accade fino a sezioni di diametro 1 centimetro, quindi nemmeno troppo sottili, ma a dimostrazione che il prezzo ridotto corrisponde a qualità bassa del prodotto.

Al più presto porterò con me il nuovo modello (F) in qualche uscita e avrò riscontri più approfonditi sulle sue caratteristiche.
N.B.: Ho citato chiaramente la ditta DX-WIRE.de perché è quella che si è specializzata nel settore negli ultimi tempi. Ho avuto un rapido scambio di email con DX-WIRE.de e mi è stato detto di fare riferimento al loro rivenditore di fiducia su suolo nazionale: Arno Elettronica. Avendo acquistato presso Arno Elettronica dal sito internet, vi posso assicurare di aver avuto un trattamento superbo con rapidità nelle spedizioni e cura nell'imballaggio. Non vedetela come pubblicità, perché non mi torna in tasca nulla, ma so che molti sono scettici negli acquisti online per timore di possibili furti o danni: questa nota vuole tranquillizzarvi.

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