E’ una trappola!

IT'S A TRAP! Queste le parole in lingua originale che l'ammiraglio Ackbar pronuncia durante l'assalto alla seconda Morte Nera nel Ritorno dello Jedi. E' una trappola! Ed è di trappole che parleremo in questo articolo.

E’ una trappola!

Contestualizzo subito l'articolo perché non faremo il solito esempio di trappola su dipolo ma faremo quello di trappola su groundplane. Non cambia niente nella sostanza, se non per una piccola interessante sfumatura che potrebbe solleticare la fantasia di qualche operatore portatile. Ho parlato di groundplane, un'antenna interessante da usare in portatile per il suo elevato rendimento e pochi problemi di swr. Il suo limite più grande, soprattutto per le bande basse, è proprio fisico: costruire una GP per i 40 metri significa poggiarla in terra, avere almeno 2 di swr e buttar via un sacco di energia e rendimento.
L'altro problema è multibandizzarla: si può fare, montando i fili in parallelo, ma fissarli diventa noioso, soprattutto per il radiatore. Ecco dove può venirci in aiuto la trappola: con una sola trappola, posta sul radiatore, possiamo già predisporre la GP per fungere su almeno due bande. Per le stesse due bande sarebbero sufficienti due radiali ciascuna.
Il vantaggio ulteriore della trappola, oltre che usare un unico radiatore, è che la trappola accorcia l'antenna sulla frequenza più bassa: è quindi possibile creare una gp bibanda che lavori sui 40 o 30 metri, ottenendo un radiatore più corto del classico quarto d'onda, che quindi è fissabile su una canna da pesca da 10 metri e ha il feedpoint un pelo rialzato da terra. Interessante, non credete? Passiamo quindi alla realizzazione pratica della trappola. Per farla ho preso questi pezzi: tubetto per elettricisti diametro 25mm, pezzo di basetta di vetronite [foto 1]. Trapano, lima, saldatore, forbici e ovviamente filo di rame per la trappola, sottile per fare una cosa leggera e senza pretese. Come vedete nelle foto, ho tagliato la vetronite in modo che restasse più lunga del tubetto (il tubetto è 5cm, la vetronite 6,2) [foto 2 e 3]. Questo ci servirà in un secondo tempo per fare le tarature fini senza toccare la bobina.

E’ una trappola!

Ma facciamo un passo indietro: dobbiamo calcolare la trappola. Supponiamo che vogliamo fare, come banda più alta, i 15 metri. Con radioutilitario stimo la capacità della vetronite bifacciale per le dimensioni che ho a disposizione (2,05 x 6,20 cm circa) e ottengo 26 pF mentre con mmana [foto A] cerco un valore di induttanza e una fisionomia di bobina che soddisfi le mie esigenze, per i pezzi che ho e considerando il condensatore da circa 26 pF. Sui 15 metri la trappola funzionerà da interrutore aperto e quindi da blocco del passaggio dell'RF. Verrà calcolata qualche kHz più in alto per introdurre meno perdite [foto B]. Sulla banda più bassa invece si comporterà semplicemente come un carico che allungherà l'antenna, la quale dovrà essere opportunamente accorciata per la risonanza e noi sfrutteremo questo accorciamento per disporla meglio sulla porzione verticale della canna da pesca. I dati indicano di utilizzare una bobina di circa 8,5 spire. Un capo di essa andrà saldato a una faccia della basetta ramata e l'altro capo andrà alla faccia opposta.

E’ una trappola!

Il montaggio è piuttosto rapido: prima di inserire la basetta ramata nel tubicino le saldo un capo della bobina [foto 5], poi lo infilo in uno dei buchi che ho predisposto e comincio l'avvolgimento. Arrivato a 7,5 spire mi fermo (ne ho tolta 1) e rientro in un buco opposto e vado a saldarmi sull'altra faccia della vetronite [foto 6]. Mi son tenuto con 1 spira in meno perché solitamente il cavo inguainato introduce una capacità e quindi presumo che sarò già abbondante con questo valore. Meno induttanza uso, meno accorciamento darò alla porzione di radiatore che dalla bobina va in su. Colgo l'occasione per farvi notare che usando un tubicino da 5 cm ho fatto spazio sia al condensatore (perfettamente entrocontenuto) sia alla bobina sia all'eventuali ganci plastici che potrei sfruttare per tenere la bobina ferma sulla canna da pesca. [foto 7]

E’ una trappola!

Costruzione ultimata, con margini di ottimizzazione. Si passa al test. Per verificare il risultato sfrutto un analizzatore con grafico settato a 10 mHz di larghezza di banda in modo da individuare rapidamente il picco di swr basso. Inizialmente la trappola risuona a 21 mHz. Non va bene, ma è perfetto così: tagliando via circa 4 millimetri di vetronite sul lato che sbordava, la sposto a 22 mHz circa, come potete vedere dalla foto. La vetronite è appena più lunga del tubicino e questo sarà comodo giusto giusto per saldare i due capi del radiatore: quello che arriva dalla porzione per i 15 metri e quella che continuerà, accorciata, per fare la banda bassa che sceglierò (30 o 40 m). Il peso di questa trappola è approssimativamente la metà di una fatta col cavo coassiale e presumo abbia anche meno perdite oltre che un'impareggiabile rapidità di realizzazione e taratura. Ma parliamo un istante del condensatore in vetronite bifacciale: avremmo potuto utilizzare un condensatore ceramico a capacità fissa ben definita, che ci avrebbe risparmiato i 10 minuti di lavoro di taglio della vetronite. Tuttavia quei 10 minuti sarebbero stati persi dopo, nel tentativo di affinare la bobina, indubbiamente più rognosa da sistemare rispetto al dare un paio di colpi di forbice. Inoltre, così facendo, le spire della bobina sono serrate tra loro, in posizione fissa, e sarebbe più semplice farne una copia identica per altri utilizzi (o se volessimo caricare anche i radiali per portarne solo 3 al posto di 4). Lavoro concluso, con la termocolla fermo la basetta ramata dentro al tubicino.

E’ una trappola!

Nella foto finale che vi allego potete vedere l'ipotesi di antenna bibanda 15 e 30 metri: il feedpoint è a 3 metri da terra, mentre i radiali scendono di circa 2 metri dal feedpoint, restando quindi con le punte a 1 metro da terra. Il radiatore, grazie alla bobina (crocetta rossa) che lo accorcia sulla banda più bassa, riesce a stare interamente sulla canna da pesca. Misure del radiatore: 3,37 m + bobina calcolata + 2,90 m Misure dei radiali: 7 m e 3,35 m Queste misure sono progettuali, non definitive (vanno provate sul campo) e ve le fornisco solo a fini di prova se voleste cimentarvi nell'autocostruzione. Le misure che vi ho indicato considerano già un accorciamento del 5% sui vari elementi. Potete scaricare il file di calcolo mmana a questo url. Chiaramente l'esempio vale poco, ma il concept è quel che importa di più! Scatenate la fantasia.

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